In senso inverso è un libro che ti sorprende e ti rimane impresso per la sua follia geniale.
Un mondo futuro, dove da un certo momento in poi il tempo inizia a scorrere al contrario, il normale ordine delle cose non esiste più, ed accadono cose impensabili.
Morti che si risvegliano nelle tombe, e dopo esser stati tirati fuori dai professionisti del mestiere iniziano a ringiovanire, fino a tornare bambini, per poi rientrare nell’utero di una donna.
Oppure mozziconi di sigaretta che vengono presi dal posacenere, nei quali si soffia il fumo per poi riporre le sigarette intere nel pacchetto.
Un mondo in cui l’esclamazione più ricorrente è "cibo!", l’equivalente dell’attuale "merda!", perchè ovviamente la digestione funziona al contrario, ed i pasti vengono rigettati per poi tornare nei supermercati.
Tutto questo esce dalla testa di Philip Dick, che in un futuro improbabile ambienta una storia coinvolgente, dove trovano spazio la religione, la politica, complotti ed omicidi.
Non sarà Ubik, e non ho idea se sia tra i suoi romanzi più famosi, ma posso dire con certezza che è uno di quelli che mi sono piaciuti di più.
Consigliato!