Franklyn non è un film per tutti, serve una discreta elasticità mentale per seguirlo. Ne ero consapevole ancora prima di entrare al cinema, e devo ammettere che non ho assistito a fughe dalla sala come è invece capitato ad altri.

E’ uno di quei film che lasciano alcuni dettagli irrisolti, ma che vorresti rivedere appena arrivato al termine, perchè nel finale tutto diventa chiaro: leggeresti le prime scene sotto un’altra luce. E’ la stessa sensazione provata vedendo film come Donnie Darko o The Prestige.

Franklyn

Se avete visto il trailer (lo trovate a fine post), e pensate che sia l’ennesimo film con l’eroe mascherato che si fa giustizia da solo, potreste pensare che sia qualcosa di molto simile a V per Vendetta.

Non è così.

Ryan Phillippe in Franklyn

Ovviamente non sono qui per rovinarvi la sorpresa e svelarvi la trama, ma la figura di Preest è solo una tra le varie presenti nel film, tutte ugualmente importanti. C’è la Città di Mezzo, dove è obbligatorio avere un culto e tutto viene controllato dalla Polizia Ecclesiastica, ma ci sono anche gli personaggi che abitano la Londra odierna, con le loro storie parallele.

Tra gli attori spicca una fantastica Eva Green, veramente brava nel suo ruolo. Tra gli altri, Ryan Phillippe, già visto in Crash.

Si parla di solitudine, speranza, suicidio e paranoia, con una narrazione che non ho trovato noiosa nè pesante, anzi. Franklyn è decisamente ben realizzato, ma è proprio questa sua particolarità che lo rende un film capace di dividere gli spettatori. Se siete incuriositi da quello che ho scritto, andate a vederlo, non ve ne pentirete.

Se credi intensamente in qualcosa, chi può dire se è reale o no?

Segue il trailer italiano:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=TcFTlAMFbGI[/youtube]