District 9

District 9, prodotto da Peter Jackson e realizzato dal semisconosciuto regista sudafricano Neill Blomkamp, ha fatto parlare di sè già da diversi mesi: è un film di fantascienza, girato a metà tra il documentario e il film di azione, con una trama decisamente fuori dagli schemi.

Il punto cruciale è proprio questo: se riuscite a sorvolare le apparenze di una storia ai limiti dell’assurdo, vi troverete a vedere un film ben realizzato nonostante i miseri mezzi a disposizione (la handycam stile Cloverfield è onnipresente).

Tutto inizia con un’intervista a Wikus Van De Merwe, un dirigente della società privata MNU, incaricato di guidare lo sfratto degli alieni. Già, gli alieni, che sono arrivati su Johannesburg con un’astronave che non è più in grado di ripartire e vengono trattati come profughi, confinati nel cosiddetto District 9. La MNU deve occuparsi di spostare gli alieni da questo distretto ad una nuova località, e questa e la base di tutta la vicenda: vi consiglio di non leggere niente su Wikipedia se avete intenzione di vedere il film, perchè ci sono alcuni colpi di scena che io stesso sono riuscito a godermi solo rimanendo all’oscuro di tutto fino all’entrata in sala.

In conclusione com’è District 9? Bello, perchè il regista è riuscito in un’impresa non indifferente, facendo riflettere su temi come l’emarginazione e le differenze razziali in un contesto del tutto originale. Era facile trovarsi davanti ad un film ridicolo, ma non è questo il caso: uscirete dal cinema perplessi, ma solo perchè spiazzati da qualcosa di mai visto prima. Da vedere.


Commenti

2 risposte a “District 9”

  1. mi dice invece un mio amico, che ha visto il corto da cui è tratto, che è una cagata pazzesca in confronto (http://resuscito.wordpress.com/2009/09/14/del-perche-district-9-e-una-cagata-e-del-perche-nessuno-ve-lo-verra-a-dire/ ). Ha ragione eìo quando dice che è una questione di aspettative ( http://friendfeed.com/eio/ea9887c3/del-perche-district-9-e-una-cagata-nessuno-ve-lo )

  2. Non ho visto il corto, e penso che tutto dipenda da quello. Come leggere un romanzo prima del film e rimanere delusi da quest’ultimo, magari perchè è cambiato lo spirito originale.