Dante’s Inferno vs. Bayonetta

In questo periodo ci sono alcuni videogame per console che fanno parlare di sè più di altri: Dante’s Inferno e Bayonetta. Sono due titoli con caratteristiche molto simili ai più vecchi God of War (uno dei migliori giochi per la vecchia Playstation 2) e Devil May Cry, dove l’abilità del giocatore è soprattutto nell’azzeccare sequenze di tasti nei combattimenti, per dare via a combo e mosse speciali.

Ho provato su Xbox 360 le demo di entrambi i giochi, e devo dire che per chi attende God of War 3 su Playstation 3 (uscirà il 20 Marzo 2010), potrebbero essere delle belle sorprese. Non sono un amante del genere — preferisco altri tipi di giochi, a cominciare dai First Person Shooter — ma sono comunque dei titoli da considerare.

Dante’s Inferno

La cosa più assurda di questo titolo è che venga presentato come “Il gioco ispirato dalla Divina Commedia di Dante Alighieri”. In realtà è un titolo parecchio violento, vietato ai minori di 18 anni, che sfrutta il nome dei personaggi (ovviamente ci sono Beatrice, Virgilio, e molti altri), ma come immaginabile ha ben poco da spartire con la Divina Commedia. Basti pensare che Dante è un crociato che torna a Firenze dopo aver sconfitto la morte in Terra santa, con una croce letteralmente cucita sul petto in stile Rambo.

La realizzazione è buona almeno dal punto di vista grafico, il problema è il gameplay che non offre molto di nuovo: per chi ha giocato a titoli simili, è tutto già visto, anche se hanno provato ad inserire qualche variante come la possibilità di condannare/assolvere le anime dei peccatori.

http://www.youtube.com/watch?v=ysu3w7Wiiuc

Bayonetta

Bayonetta era atteso come il seguito ideale di Devil May Cry, ed in effetti si nota la mano di Hideki Kamiya, l’autore della precedente serie. Dopo aver provato Dante’s Inferno pensavo di non potere chiedere molto di più alla mia Xbox, ed invece ho dovuto ricredermi. La fluidità delle animazioni è impressionante, e giocare offre un’esperienza straordinaria, soprattutto per quanto riguarda la risposta ai comandi e la sensazione di “potenza” del personaggio.

I dettagli sono curati e qualsiasi movimento sul gamepad ha una reazione verosimile. Parlando della protagonista, è evidente che il risultato è assurdo: una strega sexy, con un vestito nero che in realtà sono i suoi stessi capelli, capace di trasformarsi e di sparare sia dalle pistole impugnate che da quelle “impiantate” nelle proprie calzature, al posto dei tacchi. Follia totale.

http://www.youtube.com/watch?v=vsAJ0EaTi4E

Quale il migliore?

Sia per le aspettative sollevate, che per la fluidità e l’esperienza di gioco, non fatico a dire che Bayonetta sicuramente otterrà molto più successo del titolo EA.

Nonostante tutto però non mi sento di condannare del tutto Dante’s Inferno: il problema è che ha troppe carenze dal punto di vista del gameplay per poter ambire a qualcosa di più. Ammetto comunque che l’ambientazione (sorvolando sulle pseudo-citazioni dalla Divina Commedia) mi intriga molto di più di Bayonetta, e probabilmente gli darò qualche possibilità al momento dell’uscita.

Se volete saperne di più, inserendo nel confronto anche God of War 3, vi consiglio di dare un’occhiata alla recensione di Kurai su Invader’s Den.

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Commenti

2 risposte a “Dante’s Inferno vs. Bayonetta”

  1. Bayonetta l’ho provato in demo su xbox e mi ha fatto abbastanza schifo… personalmente aspetterò God of War 3

  2. Avatar Roberto Belli
    Roberto Belli

    Mi unisco anch’io nel disapprovare Bayonetta. Personalemnte l’ho provato ieri per un’oretta e, sì è vero che lei è animata benissimo, ma per fare qualsiasi azione deiv solo tirare calci a destra a manca, persino per aprire una porta devi prenderla a calci 20 volte. MAh. Inoltre lei, se proprio dovevano puntare tutto sul sex-appeal della protagonista, poteva essere più seminuda.
    Invece, ti sei dimenticato un altro gioco, che secondo me è identico, stessa trama, solo protagonista maschile: Darksider.
    Beh, ci sono finiti sotto, magari i combattimenti sono fatti peggio, e risultano un pò ripetitivi, ma è un titolo molto più basato sull’idea di platform e risoluzione di enigmi fisici. Io lo trovo molto carino. E poi, invece di avere le tette, vuoi mettere essere uno dei 4 cavalieri dell’apocalisse?