Cronache dello Svilupparty 2014
Sono tornato ieri sera dallo Svilupparty 2014, un evento destinato a sviluppatori e appassionati di videogames. Uno dei pochi in Italia, quindi onore e merito agli organizzatori.
Ho partecipato all’evento con Marco e Andrea, compagni di avventura di Hex Keep, ed è stata prima di tutto una fantastica occasione per uscire allo scoperto e conoscere altri sviluppatori. Colpa nostra, visto che fino ad ora ci eravamo chiusi in casa davanti ai nostri computer per lavorare a Gates of Horizon senza mai realmente entrare in contatto con la scena italiana.
L’organizzazione
Prima di tutto due parole sull’organizzazione: il venerdì prevedeva una serie di talk davanti alla platea, che pur potendo intervenire con domande restava nel ruolo di spettatrice, mentre entrambe le giornate di sabato e domenica sono state destinate ad una formula più aperta, con tavoli a disposizione di chiunque, presentazioni e molta interazione tra i presenti.
È valsa la pena esserci?
Assolutamente sì.
La parte difficile è stata superare le prime 1-2 ore di panico del sabato mattina, dove non riuscivamo ad usare la rete wifi a disposizione. Avendo un multiplayer online da far vedere la nostra esperienza poteva trasformarsi velocemente in un incubo. Risolto il problema con tethering e nostra connessione dati siamo riusciti finalmente ad interagire con i presenti, e da quel momento in poi è stato fantastico.
Le persone
Devo ringraziare davvero tutti i presenti. Ho incontrato persone fantastiche, pronte a condividere tutto e a scambiare idee. Ho rivisto con piacere qualche volto noto e raccolto nomi e biglietti da visita per future collaborazioni.
Ho conosciuto altri sviluppatori interessati a farsi raccontare la nostra esperienza, giocatori impazziti non appena hanno visto di cosa trattava il nostro gioco (“ma sembra EVE online!” “no, su EVE non puoi controllare 20 agenti contemporaneamente!”), e tutti ci hanno dato indicazioni veramente utili per andare avanti con lo sviluppo.
Riassumendo in un tweet:
Lascio Bologna con un sacco di idee e feedback interessanti. Grazie a tutti, sono sempre le persone a fare la differenza. #Svilupparty
— Tommaso Baldovino (@tomstardust) May 10, 2014
Entrare in contatto con i giocatori ti permette di capire in che direzione andare, e scambiarsi impressioni a voce funziona molto meglio di un sondaggio inviato via mail o di una raccolta di feedback online. È stato questo il vero valore dello Svilupparty: trovare persone interessate, in grado di capire le potenzialità di un progetto e disponibili a darti suggerimenti e pareri senza preoccuparsi di essere competitor.
La scena videoludica italiana è così piccola che non può sperare di sopravvivere senza collaborazione. C’è spazio per tutti, basta lasciare fuori i provincialismi e smettere di considerarci noi per primi un ghetto.
Riflessioni varie
Parlando di professionalità e competenze, mi è venuto spontaneo più volte fare dei paralleli con la scena dello sviluppo web. Negli interventi ascoltati in questi giorni spesso si discuteva di grafica vs programmazione, e mi è sembrato decisamente riduttivo. È vero che nella scena indie è bene che tutti siano capaci di dare una mano e ricoprire vari ruoli, ma ci sono delle professionalità che è impossibile ignorare.
Quello del game designer è un ruolo che non viene gratis, così come non ritengo possibile fare a meno di qualcuno che abbia un minimo di conoscenze di interaction design e UX design. Probabilmente un piccolo team non avrà bisogno di un guru in materia e chi si occupa della grafica potrebbe già saperne qualcosa (magari per passione), ma se mancano le basi il risultato non può essere che mediocre.
Basti pensare a tutto il mondo mobile, con tablet, smartphone e touchscreen: l’esperienza di gioco su dispositivi del genere è completamente diversa da quella su pc, e non è possibile portare un titolo da una piattaforma all’altra facendo finta di niente.
Diciamolo: fare un videogioco è un lavoro dannatamente difficile. Per avere risultati accettabili è necessario un numero incredibile di competenze: altro che passatempo!
In conclusione
Esco da questo weekend con una scorta di entusiasmo non indifferente, e per questo non posso che ringraziare tutti i presenti e gli organizzatori. Le idee sono tante, resta solo da metterle in pratica.
Se state sviluppando qualcosa e volete farvi conoscere non esitate e partecipate ad eventi come questo. Le Game Jam sono un altro appuntamento degno di attenzione: non abbiate paura di uscire allo scoperto.
Nel frattempo con Hex Keep andremo avanti a pieno ritmo, e vedremo di raccogliere nuovi feedback sulla beta di Gates of Horizon.
Vi aspetto online!