Aerosmith + Placebo @ Visarno Arena – Firenze Rocks 2017

Sono stato all’ippodromo del Visarno a vedere Placebo e Aerosmith: meritava? Assolutamente sì.

Prima di continuare ci tengo a precisare una cosa: gli Aerosmith non sono mai stati tra le band che ho adorato incondizionatamente. Certo, nella mia passione per la musica era inevitabile includere anche loro almeno con i pezzi che Mtv passava negli anni ’90, ma non ho mai ascoltato più di un paio di volte gli album più vecchi, pur conoscendo la fama di Toys in the attic.

E quindi direte voi… cosa ti ha portato al concerto?

Prima di tutto voler vedere dal vivo almeno una volta una band che ha fatto la storia del rock.

Se poi aggiungiamo il fatto che ho adorato i Placebo e non sono mai riuscito a vedere nemmeno loro, l’acquisto del biglietto per me era scontato.

Non capita poi così spesso di trovarsi a Firenze eventi del genere, e questa estate sarà senza dubbio ricordata tra le migliori per chi vive in Toscana e si nutre di musica.

Com’è stato il concerto?

Rock, coinvolgente, incredibilmente bello nonostante fosse un festival con decine di migliaia di persone. Sicuramente ha aiutato essere in una buona posizione, fuori dal pit ma abbastanza vicino da poter vedere il palco invece dei maxischermi. Qui aiuta essere alto 2 metri: per una sera sono tornato indietro di almeno 15 anni quando inseguivo concerti in giro per l’Italia.

Elenco in ordine sparso le cose che mi sono rimaste della serata: prima di tutto la bravura e la precisione degli Aerosmith. Non l’avrei mai detto, ma sono stati semplicemente perfetti, mai un dettaglio stonato.

Tornando ai Placebo: sono rimasto sorpreso da solo quando è partita Special K e mi sono trovato a cantarla tutta dall’inizio alla fine ricordandomi il testo. Mi sono stupito, e mi ha fatto pensare a quanto Brian Molko e compagni meritassero molto di più dalla carriera.

Coming up beyond belief
On this coronary thief
More than just a leitmotif
More chaotic, no relief
I’ll describe the way I feel
Weeping wounds that never heal
Can the savior be for real
Or are you just my seventh seal?

Tornando agli Aerosmith: il carisma sul palco di Steven Tallarico “Tyler” era immaginabile, ma è stata una grande conferma. C’è poco da fare, quando un gruppo può contare su un personaggio del genere ha una marcia in più.

La chitarra di Joe Perry è un altro elemento indimenticabile della serata. Dalle ballate al rock, è stato un piacere vederlo e soprattutto sentirlo suonare. Tra i momenti migliori del concerto senza dubbio la cover di Stop messin’ around.

Il momento tamarro per eccellenza su Dream On, con Steven Tyler al piano, l’assolo di Joe Perry in piedi sullo stesso piano e la folla in delirio sull’acuto di Steven accompagnato da qualche (misero) fumogeno. Trovate il video più sotto.

Troppo bello? Se volete sentire un’altra campana riporto un pezzo dell’articolo scritto da Riccardo Morandi proprio sulla serata di venerdì:

Tosti, tostissimi, precisi, la perfetta macchina da guerra del rock. Quella che vuole i pezzi fatti di intro, strofa, ritornello, strofa ritornello, solo di chitarra a caso o dietro la linea vocale, reprise con tono alzato e finale con il batterista che sta 23 minuti a suonare i piatti. Gli Aerosmith sono perfetti in tutto questo, forniscono l’immagine ribelle e molto divertente del rock da famiglia. Sono Hollywood fatta musica, sono il prodotto di Richie Finestra 40 anni dopo. Sono coloro che suonano per non sapere né leggere né scrivere un pezzo dei Beatles in concerto. Il rock è facile, il messaggio di questa serata è questo. Tre botti, due vestiti leopardati, fai successo con due ballate. Almeno lo facevi, perché ora il gioco è un po’ diverso.

La scaletta del concerto degli Aerosmith

  1. Let the music do the talking
  2. Young lust
  3. Rag doll
  4. Livin’ on the edge
  5. Love in an elevator
  6. Janie’s got a gun
  7. Nine lives
  8. Stop messin’ around (Fleetwood Mac cover)
  9. Oh well (Fleetwood Mac cover)
  10. Sweet emotion
  11. I don’t want to miss a thing
  12. Come together (The Beatles cover)
  13. Chip away the stone
  14. Cryin’
  15. Dude (looks like a lady)

Bis

  1. If I fell (The Beatles cover)
  2. Dream on
  3. Mother Popcorn (James Brown cover)
  4. Walk this way

Video del concerto degli Aerosmith